Sicuramente un argomento, che sta a cuore a tante persone: animalisti in primis, vegetariani, chi, semplicemente non sopporta l’idea, che il bestiame venga ucciso, e trasformato in cibo.
Per quanto atavica e sostanziale sia, la necessità dell’essere umano di nutrirsi, non si possono nemmeno negare le implicazioni relative all’ambiente, e alla sua salvaguardia.
Quindi tutti in coro, questa è una buonissima notizia.
La carne può ufficialmente essere riprodotta in laboratorio, con il prelievo e la coltivazione, di cellule staminali dell’animale.
Un processo scientifico, i cui indici numerici, parlano di una sempre maggiore adesione di aziende alimentari.
Già dal 1955 si prese a cuore questo problema, soprattutto per evitare i grandissimi danni da inquinamento ambientale, derivanti dagli allevamenti.
Già da tanto quindi, si sono messe in moto le macchine scientifiche, ma adesso, nel 2021, pare ufficiale:
A Singapore, saranno messi in vendita, carni di pollo coltivato in laboratorio.
Il primo paese ad avere legalizzato i processi produttivi oltre che ad avere ultimato positivamente, i protocolli legali e la commercializzazione di queste straordinarie ed alternative carni di pollo!
Lo sapevate che, in Italia il consumo medio annuale di carne è di 38 kg a testa?
Per questo motivo, non si può sottovalutare l’impatto causato dall’industria della carne sull’ambiente e bisogna valutare nuove alternative, che siano diete a basso consumo di carne e derivati o nuovi alimenti, come la carne prodotta in laboratorio.
Gli animali allevati, per vivere, svilupparsi, crescere e produrre, necessitano di nutrimento. Le risorse alimentari da loro consumate sono, però, maggiori di quante essi ne producano sotto forma di carne, latte e uova, destinati al mercato. Gli allevamenti, così come li ha definiti l’economista Frances Moore Lappé, sono “fabbriche di proteine alla rovescia“.
![](https://www.wellnessmadeinitaly.com/wp-content/uploads/2021/09/360_F_167715934_59K4AHAS77U8YP3C4AFmnaIteRCup4Ik.jpeg)
Quindi si può ben capire, che il mondo è ormai pronto e felice di accogliere questo favoloso risultato di studi e ricerche.
Mi vedo già catapultata nei negozi del futuro…
Molto meno felici saranno gli allevatori.
Per loro mi viene in mente che dovranno riciclare le loro idee imprenditoriali, dotarsi di pazienza e inventiva, abbracciare l’innovazione, restare sul mercato, e non farselo nemico.
Il mondo cambia, cambiamo anche noi!
I maialini, le carpette, i vitelli, pecore e tutti gli animali da allevamento (soprattutto intensivo), RINGRAZIANO E RINGRAZIERANNO!
Vi abbraccio come sempre!
Vostra Ivana