Il cuore trema, esistono ancora le emozioni…
Me le ero dimenticate, eppure esistono, si chiamano emozioni e spesso sono sotterrate, da una coltre di polvere di noia.
Noia di vivere, della routine, della malinconia del tempo andato.
Poi, tutto d’un tratto succede qualcosa che accende la miccia, un viso, un lutto, un temporale, una tempesta di neve o un cibo particolare…
E riemergono.
Senza nessun potere di gestione, senza che tu possa dire no.
La coltre spessa, si nebulizza, provocando una lacerazione interna, il cui rumore sordo, ti ricorda dolori lontani.
E piano si vibrano nell’aria, le prime note di consapevole e sana follia, di cui ti permeavi un tempo e, che credevi morte.
Invece sono ancora prevaricanti e supponenti, sembrano un monumento che lascia senza fiato, difronte a cui l’immobilità del tuo io, si polverizza.
Nebbia ovunque, un gran fragore, il battito sale, e ti spogli dell’ultimo orpello rimasto ad appesantire quel cuore.
Lascia che le labbra si incurvino verso l’alto.
Il viso riprende mimica e si arrende al sorriso.
Neve al sole…
Sei libera.